Voglio fare l’amore con te in tutte le città d’Italia. Voglio farlo a Venezia, a Roma, a Firenze, a Catania, a Milano, a Napoli, a Palermo, a Bologna. Voglio farlo nei borghi medievali, nella baite di montagna, in riva al mare, con la sabbia che si appiccica alla pelle e si impasta nei capelli. Voglio farlo d’inverno mentre fuori piove, e d’estate, con le finestre spalancate e il sudore che ci cola lungo i fianchi. Voglio farlo ai bordi della strada, in macchina, sul sedile posteriore, come adolescenti in un drive in. Voglio farlo a casa dei nostri amici tra una portata e l’altra della cena, di nascosto. Voglio farlo sul traghetto, in treno, e se siamo bravi anche in aereo, in piedi, contro la porta chiusa della toilette di coda. Voglio guardare le tue gambe inguainate nelle calze, conoscere a memoria le tue scarpe, le camicette, i cappelli, le mutande. Voglio svegliarmi ogni mattina avvolto nel tuo odore.
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Il casale in Toscana
Io e Jonne facciamo spesso un sogno ad occhi aperti. Se avessimo abbastanza soldi – diciamola tutta, se fossimo abbastanza ricchi – ci piacerebbe comprare un casale in Toscana. Lo so, è un’idea tanto originale quanto quella di mollare il lavoro e aprire un chiringuito su una spiaggia nel Golfo del Messico, ma noi siamo persone così, alla buona, con sogni semplici.
E quindi, il casale. Che farei meglio a definire “il borgo”. Eh sì, perché il casale sognato ha caratteristiche non propriamente minimaliste: un blocco centrale adibito a casa padronale (indovinate per chi?), con una cucina che occupi gran parte del pian terreno – grande abbastanza, per capirci, da competere con quella delle grandi abbazie medievali: uno spazio sfacciato, con l’isola di cottura al centro, mille mila fuochi, e piani di lavoro, lavelli, frigoriferi e credenze ciclopiche allineate lungo le pareti. Poi ampi saloni dedicati alla zona conversazione, al pranzo e alla televisione. Gli spazi, diciamo così, della vita in comune. Tutte le camere private (va da sé, direi) sarebbero al piano di sopra, meglio se dotate di terrazzino.
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