Una volta dissi a una mia amica che preferivo i giorni di pioggia. “È naturale”, rispose lei. “Sei depresso”. Diciamo che la delicatezza nel dire le cose come stanno non è mai stata il suo forte.
Eppure, ammesso che avesse ragione, devo dire che può esserci una certa bellezza anche nella depressione. Non vedo come chiamare diversamente questa indolenza del corpo e della mente che, in giorni come questo, mi spinge a mettere da parte quello che sto facendo, sedermi più comodo sulla sedia, adagiarmi contro lo schienale e lasciarmi rapire dalla pioggia che cade incessante al di là della finestra aperta.